sabato 19 marzo 2016

INIZIO

Penso che la vita sia come una di quelle giostre che prima salgono e poi d'un tratto senza che tu te ne renda conto scendono rapidamente, ed è proprio quando si affronta quella discesa che sembra non poter esserci più una salita. Passo le mie giornate riflettendo, anche perchè non posso fare molto in questo ospedale, il bello degli ospedali è che vedi un sacco di gente che si trova lì magari per il tuo stesso motivo, il lato negativo è che per quanto tu non voglia pensare che si tratti proprio di un'ospedale, beh c'è sempre qualcosa che ti riporta in quella sgradevole realtà. Perchè mi trovo qui penserete e immagino di dovervi dare una risposta, giusto per porre fine alla vostra curiosità. Per spiegarvi il sovra citato motivo devo prima spiegarvi un po' di cose, per esempio chi è Elia e sopratutto chi sono io. Ora vi domanderete sicuramente perché ho citato quel nome, beh lui è il motivo per il quale io su quella giostra ho affrontato quella discesa ripida e improvvisa, da cui sto cercando ancora di riprendermi e forse anche di rendermi conto di ciò che è accaduto. Elia era il classico tipo di ragazzo per cui le adolescenti sbavano, ovvero musicista dannato dagli occhi chiari e i capelli scuri, ma il punto fondamentale non era il suo aspetto era ciò che rappresentava per me. Vi è mai capitato di conoscere qualcuno e rendervi conto che in qualche strano modo , questa persona cambierà la vostra vita? beh io non immaginavo che potesse accadere, però è successo. Frequentavo il quarto anno di liceo, e mi trovavo in quella fase di instabilità emotiva e con tutte le fisime possibili e inimmaginabili che ogni adolescente che sta per terminare gli studi possiede. La mia paura principale era uscire da quella scuola e non sapere cosa fare, ho sempre odiato non poter sapere. Il tempo, pensavo, è rapido e non mi rimane molto per decidere. Così un giorno ne parlai con Anna la mia migliore amica e raggiungemmo la conclusione che qualcosa in ogni caso avremmo fatto e che per quanto il tempo vada veloce, una soluzione l'avremmo trovata. Risolto questo quesito, rimaneva da affrontare tutta la vita di per se, cosa non molto facile. Quel giorno di fine estate, quando entrai in classe , avevo la strana sensazione che da quel preciso istante qualcosa sarebbe cambiato, e devo ammettere che così è successo. "si chiama Elia il novo arrivato" "sembra molto carino", questi erano i commenti che le donzelle della mia classe si impegnavano a fare. Beh per quanto quel nuovo ragazzo avesse stuzzicato anche la mia curiosità, non sono stata mai il tipo di persona che va lì e si presenta. Quindi morale della favola, sono rimasta seduta al mio posto facendo finta di nulla. Questo finchè un giorno stranamente venne lui a presentarsi, ed è proprio dopo quell'istante che ebbe inizio tutto. Con quel ragazzo strinsi una forte amicizia. Era il tipo di persona che esteriormente sembrava in un modo ma dopo che lo avevi conosciuto tutto ti sembrava ancora più strano, perché chi avrebbe mai pensato che Elia fosse timido? beh nessuno, nemmeno io all'inizio... però mi sono dovuta ricredere. Penso sempre che anche tutte le persone che conosciamo, in qualche modo ci cambiano dentro, tutti sono responsabili di ciò che siamo e saremo. 

Nessun commento:

Posta un commento